In Italia operano diverse tipologie di professionisti che si definiscono a diverso titolo consulenti finanziari ed esistono due diverse tipologie di questa particolare attività.
La consulenza finanziaria indipendente è una professione intellettuale protetta (come l’avvocato o il commercialista). Quindi esula da un'attività di vendita.
La consulenza finanziaria NON indipendente (erogata da bancari, promotori finanziari, dipendenti delle poste, assicuratori ecc.) è invece legata indissolubilmente ad un'attività di vendita.
Ma cosa qualifica un professionista come indipendente?
L'art. 5 del Decreto Legge 206 del 24.12.2008 ai punti 1 e 3 recita precisamente:
1. Non possono essere iscritti all'Albo i soggetti che intrattengono, direttamente, indirettamente o per conto di terzi, rapporti di natura patrimoniale o professionale o di altra natura, compresa quella familiare, con emittenti e intermediari, con societa' loro controllate, controllanti o sottoposte a comune controllo, con l'azionista o il gruppo di azionisti che controllano tali societa', o con amministratori o dirigenti di tali societa', se tali rapporti possono condizionare l'indipendenza di giudizio nella prestazione della consulenza in materia di investimenti.
3. Per la prestazione di consulenza in materia di investimenti gli iscritti all'Albo non possono percepire alcuna forma di beneficio da soggetti diversi dal cliente al quale e' reso il servizio.
L'indipendenza ASSOLUTA e la remunerazione ESCLUSIVA e DIRETTA da parte del cliente al professionista sono gli elementi caratterizzanti da cui si sviluppano molteplici fondamentali differenze.
Appare quindi chiaro già in quest prima fase che chi opera come dipendente o con un mandato (ad esempio di agenzia) svolge un'attività assai diversa.
Successivamente chiariremo meglio le differenze operative e concettuali tra queste diverse attività.